6) a prescindere da quanta passione puoi avere per quel determinato lavoro, non avere o dedicare tempo per farsi una vita, coltivare hobbies, fare corsi di formazione, avere una vita sociale o costruirsi una famiglia non è sempre la cosa più giusta da fare.
1) essere sottopagato come stagista
2) qualora dovesse avvenire l'assunzione (contratto a tempo indeterminato) si passa da uno stipendio in media di 1300€ al mese per i primi due anni, 1700€ dai 3 ai 6 anni di esperienza e dopo 10/15 anni magari si arriva anche a 3000€, il tutto considerando che le responsabilità lavorative e lo stress crescono esponenzialmente con il passare degli anni.
3) si arriva ad una posizione che guadagna tanti soldi solo dopo 20/30/40 anni di sacrifici e per lo più ci arriva una sola persona su tutti i dipendenti dell'azienda.
4) si arriva quasi a non avere più una vita al di fuori del lavoro perché si lavora per 10 o anche più ore al giorno, talvolta anche durante i weekend. Ovviamente non è sempre così, ma nessuno paga mai lo straordinario quando succede.
5) sicuramente lavori del genere vengono etichettati come lavori di "successo" dalla gente comune.
6) a prescindere da quanta passione puoi avere per quel determinato lavoro, non avere o dedicare tempo per farsi una vita, coltivare hobbies, fare corsi di formazione, avere una vita sociale o costruirsi una famiglia non è sempre la cosa più giusta da fare.
RIFLESSIONE IMPORTANTE SULLA VITA E SUL LAVORO
vi prego leggetelo e aiutatemi a riflettere su questo problema.
Ciao, ho 25 anni, sono neolaureato e ho iniziato da qualche mese un tirocinio in consulenza aziendale presso un'importante multinazionale. L'impatto con il mondo del LAVORO mi ha fatto capire diverse cose che vi elencherò e sulle quali vi chiederò un parere personale, al quale potete rispondere anche raccontando la vostra esperienza.[un esempio di riflessione di un giovane neolaureato
alla prima esperienza di lavoro nel mondo piramidale aziendale e
l'alternativa del posto pubblico...strade comunque entrambe sbagliate se
desideri costruire nel tempo libertà finanziaria togliendoti
dall'equazione del tempo per generare denaro]
RIFLESSIONE IMPORTANTE SULLA VITA E SUL LAVORO
vi prego leggetelo e aiutatemi a riflettere su questo problema.
Ciao, ho 25 anni, sono neolaureato e ho iniziato da qualche mese un tirocinio in consulenza aziendale presso un'importante multinazionale. L'impatto con il mondo del LAVORO mi ha fatto capire diverse cose che vi elencherò e sulle quali vi chiederò un parere personale, al quale potete rispondere anche raccontando la vostra esperienza. Ecco a voi:
1) essere sottopagato come stagista
2) qualora dovesse avvenire l'assunzione (contratto a tempo indeterminato) si passa da uno stipendio in media di 1300€ al mese per i primi due anni, 1700€ dai 3 ai 6 anni di esperienza e dopo 10/15 anni magari si arriva anche a 3000€, il tutto considerando che le responsabilità lavorative e lo stress crescono esponenzialmente con il passare degli anni.
3) si arriva ad una posizione che guadagna tanti soldi solo dopo 20/30/40 anni di sacrifici e per lo più ci arriva una sola persona su tutti i dipendenti dell'azienda.
4) si arriva quasi a non avere più una vita al di fuori del lavoro perché si lavora per 10 o anche più ore al giorno, talvolta anche durante i weekend. Ovviamente non è sempre così, ma nessuno paga mai lo straordinario quando succede.
5) sicuramente lavori del genere vengono etichettati come lavori di "successo" dalla gente comune.
6) a prescindere da quanta passione puoi avere per quel determinato lavoro, non avere o dedicare tempo per farsi una vita, coltivare hobbies, fare corsi di formazione, avere una vita sociale o costruirsi una famiglia non è sempre la cosa più giusta da fare.
Detto ciò mi si prospetta la possibilità di poter partecipare ad un concorso pubblico per un posto statale il quale offre 1500€in media al mese come stipendio. Non avrà sicuramente la stessa dinamicità e prestigio del lavoro in azienda, sarà molto più statico e ripetitivo, ma non avrà nemmeno lo stress continuo e mi consentirà di avere tanto tempo libero.
Voi cosa fareste al mio posto?
No a commenti tipo: "devi seguire quello che ti dice il cuore", "devi trovare la tua passione" .
Non ho ancora scoperto qual è la mia passione e non so se riuscirò mai a scoprirlo, inoltre in Italia viviamo una situazione particolare dove si fa difficoltà a trovare lavoro e il lavoro dei sogni mi sembra ormai solo una favola raccontata agli studenti.
Per questo ho bisogno di consigli pratici e anche di racconti di esperienze di vita del genere.
Ringrazio anticipatamente chiunque leggerà il post e mi aiuterà a rispondere a questo dilemma.
ecco alcuni consigli/suggerimenti del "popolo":
Prova il concorso, hai tutto il tempo per provare ed eventualmente cambiare se non sei soddisfatto. E c'è dinamicità anche nel pubblico.
Intanto comincia nel posto
privato. Fai ilb concorso e SE lo passi, solo vsllora potrai decidere.
Poi non so se la tua famiglia ha dei beni, delle prospettive
rassicuranti x un domani... ecco che 1500 € non sarebbero così pochi.
Calcola che il tempo libero NON ha prezzo, soprattutto più diventi
grande ...
Io preferirei avere più tempo a disposizione per me ,sceglierei il concorso pubblico.
Prova anche il concorso. Se lo
vinci avrai il tempo di riflettere se accettare o meno, ma non non ci
provi neanche non lo saprai mai.
Leggendo il tuo
post, ma forse mi sbaglio, leggo già la risposta nella tua domanda. Da
come hai scritto queste cose, io direi che tu sei più propenso al
concorso, perché per te è molto importante avere del tempo libero, da
dedicare a te stesso o agli altri, piuttosto che vantarti di avere un posto di lavoro di prestigio.
Come
esperienza personale, avendo lavorato per anni in aziende, ti dico che
la tua visione è completamente esatta e sei fortunato ad averlo capito a
25 anni, perché hai tutto il tempo per costruirti il tuo futuro.
in realtà è molto
soggettivo quello che stai chiedendo. Non esiste una risposta giusta o
una risposta sbagliata, esiste quello che ognuno di noi vuole fare nella
vita, le priorità che da al lavoro rispetto al proprio tempo libero o
alla famiglia o ai soldi eccetera.
Io
dal canto mio potrei dirti che ho tre anni in più di te con quattro
anni di lavoro alle spalle e sia prima che ora ho sempre e solo pensato
di fare un lavoro che mi piace, in cui mi senta parte di un progetto che
sostengo, in cui il mio lavoro venga rispettato. Però ho vissuto e vivo
giorni pesanti in cui mi piacerebbe fare un lavoro ripetitivo e senza
nessuna responsabilità, ogni volta che penso a questo però so benissimo
che sto dicendo una sciocchezza perché mi conosco e so benissimo che
quei tipi di lavori per me non andrebbero bene perché non mi sentirei
soddisfatta.
Ma questa sono io, con le mie passioni, le mie priorità, la mia visione della vita.
Credo
sia davvero fondamentale che tu capisca cosa possa andare bene per te.
Credo che tu debba prima di tutto fare un po’ di esperienza e da quella
capire come ti ci trovi. Finché non ci immergiamo nel mondo del lavoro
ignoriamo anche tanti aspetti che potrebbero piacerci o non piacerci.
Quindi
mio consiglio: rifletti, continua a fare lo stage, tenta anche il
concorso, poi decidi cosa sia meglio per te. Non può dirtelo una persona
esterna, in bocca al lupo
Perché non provi a pensare di andare all’estero?
Mi
son agganciata alla frase „
inoltre in Italia viviamo una situazione particolare.. „ io credo che
si sia come arreso al fatto che o fa il concorso oppure si
crepa di lavoro, magari all’estero ci sono varie soluzioni ( io parlo un
po’ per partito preso perché sono re immigrata in Germania,una storia un po’ lunga 🙃)
Intanto il concorso pubblico lo farei.
Inoltre, puoi fare carriera anche nel pubblico facendo concorsi interni.
Questo se un domani nel posto pubblico volessi evolverti e migliorarti.
Ciao! Ti assicuro che leggendoti sembra quasi che questo post lo abbia scritto io!😂
Sto
facendo le tue stesse considerazioni...posso chiederti di quale
concorso si tratterebbe? Se dovesse trattarsi di qualcosa che potrebbe
piacerti, anche se sicuramente meno
dinamico, io direi di tentare. Sto affrontando anche io un'esperienza in
consulenza e, avendo tante passioni che non riesco a coltivare, mi
provoca parecchia frustrazione. Andando avanti con gli anni noto che la
situazione peggiora, si lavora sempre di più e sinceramente(per me
almeno) il gioco non varrebbe la candela.
Anche perché
considera che nel pubblico magari in futuro potresti tentare anche
concorsi in dirigenza con la laurea, quindi ci sarebbe la possibilità di
non fermarsi in un ruolo statico troppo a lungo. In generale, dunque,
concordo con chi dice che il tempo è la risorsa più preziosa che
abbiamo, nessuno ce lo ridarà indietro.
Lavoro in consulenza da 5 anni
e ti posso solo dire una cosa, la qualità del tuo tempo libero è molto
importante. Aiuta la mente e il corpo, non la metterei in secondo piano
(in alcune società di consulenza, per fortuna non la mia, 10ore di
lavoro al gg sono il minimo sindacale)
Lavoro da 25 anni nella PA
Se hai voglia di lavorare e crescere ci sono tutti gli spazi che vuoi
Se hai voglia di fare poco niente nessuno ti manderà via (È su questo co sono molte cose da dire non è questa la sede).
Dire che la PA è la rovina dell'Italia fa comodo per chi ha bisogno di Capri espiatori.
Dopo di che , non credere che vincere onestamente un concorso pubblico sia facile.
Non sei libero , forse credevi di esserlo 😉
. Capisco benissimo lavoro nel coaching da 20 anni ed oggi che si sente
sempre parlare di valorizzare le risorse succede proprio il contrario .
Pensa alla qualità della tua vita oltre ad essere un essere che produce
... bye
Lavoro da qualche decennio nel
settore pubblico e non è quella cosa negativa che tu dipingi. C'è
spazio per la creatività e la crescita professionale e personale.
qui la scelta
consapevole, secondo la mia esperienza, dovrebbe essere tra: accettare
la vita che hai (magari con attività extra lavoro che la riempiano, in
modo che il lavoro in se abbia un minor peso) o fare mente locale su
cosa e dove vorrai essere dopo 5, 10, 20 o 40 anni di sacrifici.
Lo
studio scolastico non ci insegna a costruire una VISIONE chiara.
Immagina di essere di fronte a un puzzle di 1000 pezzi (la tua vita):
quanto tempo ci metterai a completarlo senza avere davanti l’immagine di
come deve uscire?
Forse - condizionale d’obbligo - sarebbe meglio concentrarsi sul proprio Perché e la Visione che si ha di se stessi.
Non sono frasi fatte, ma strumenti concreti e utili per iniziare a tracciare un cammino che possa avere significato.
Altrimenti saremo costretti ad accettare il cammino che qualcun altro traccerà per noi.
Fa che sia il tuo futuro a condizionare il tuo presente! 😉
Ciaooo! Allora sul
posto statale.. Io sono figlia e sorella di piliziotti. Parola
monotonia e poca responsabilità, non esiste. Papà prima della pensione è
arrivato a cariche di alta dirigenza... Certo lo stipendio non è come
l'alta dirigenza di aziende! Però ha
fatto per una vita quello che amava. Erano più le ore di straordinario
che di lavoro e pensi che lo Stato le paghi tutte?
Però
mi ha insegnato che è importante fare ciò che si ama! Idem mio fratello.
Partito dal basso, ma fin da subito si è fatto notare e amare e secondo
me farà molta strada anche lui! La porta di casa è sempre stata aperta
per chi ne avesse bisogno!
Se non sei soddisfatto, chiediti perché. La risposta la trovi dentro di te.
Ho
lasciato un ufficio, il lavoro mi piaceva, ma non era il mio sogno. Era
il sogno di qualcun altro. Ho un'attività a Codogno ferma dal 21
Febbraio. Occupandomi di bambini, non potrò riaprire ancora per mesi e
mesi... Avevo anche un altro obiettivo e sta diventando sempre più
reale. Il conto in banca scarseggia. Ma ora sto bene con me stessa.
Questo non ha valore! Non tornerei indietro. Per come sono fatta io
preferisco dei sacrifici per la spesa, che per la mia vita privata. Hai
solo 25 anni, provaci, tuffati in quello che davvero vuoi per te.
Un
mio amico ha 31 anni, ha un bel ruolo di importanza nella sua azienda.
Ci ha sempre creduto e mai mollato! Oltre ad avere un hobby che lo
impegna ogni giorno! Ha messo in chiaro "io alle 17:30 vado via! Fine!
Ma garantisco che a quell'ora il piano della giornata è tutto fatto"
Credo sia questa la chiave. Se dimostri all'azienda che dai un valore
che nessun altro potrebbe dare, allora puoi crescere. Se il concorso è
un ripiego, allora chiediti se vale la pena.
Segui i
tuoi valori, sono loro a farci alzare dal letto... Ti consiglierei un
libro di esercizi per trovare il proprio scopo... Quello che davvero
sentiamo di voler fare: hobbies, lavoro, volontariato.. Collocarli nel
luogo giusto "Ikigai" di Bettina Lemke.
Il lavoro perfetto
non esiste. Ogni lavoro ha i suoi problemi. Il lavoro nella
multinazionale e' sicuramente piu' dinamico e stressante, ma con tutte
le pecche che hai elencato; il lavoro pubblico potrebbe essere piatto e
non stimolante anche noioso ma e'
(mediament) "sicuro" e magari ti lascia maggiore tempo per te, per i
tuoi interessi per i tuoi hobby. A 56 anni ti consiglio il secondo. Sei
molto giovane e quindi avrai senz'altro tempo, eventualmente, per
cambiare rotta. Il contrario e' piu' difficile, my opinion. Una ultima
considerazione, la vita non e' solo lavoro. Molti dei "bisogni" che
pensiamo "essenziali" in realtà non lo sono.
Lavorare nel privato ha le sue
magagne, una concorrenza spietata e a volte rischi anche di svolgere
attività che non ti competono (tipo portare i caffè a tutti per i primi
12 mesi) etc..anche quello diventa demotivante forse più del posto
pubblico. Vivere per lavorare è un qualcosa di cui poi potresti
pentirtene. Pensaci bene.
Anche x il solo fatto che ti
sei posto questa domanda scegli il lavoro da statale. Dall altra parte
saresti eternamente insoddisfatto xche la competizione è dura e nn
sempre vinci. Buona fortuna. PS lo dico con 30 anni di azienda sulle
spalle... successi e sconfitte.... nn sei mai "arrivato"
Pensare a così tanti aspetti mi fa pensare di te che sei un ragazzo molto maturo e responsabile.. complimenti..
io sono imprenditrice e moglie di uno statale..
nonostante ciò abbiamo scelto di adeguarci a come si prospetta il futuro..
con
i lavori e gli studi che abbiamo io e mio marito, non saremmo di certo
diventati ne ricchi ne avremmo avuto tempo x goderci i soldi e così
abbiamo scelto di essere liberi e di dipendere da noi stessi senza x
forza arricchire gli altri..
oltretutto abbiamo due
figli senza un futuro certo è x qst abbiamo scelto il network marketing
che ci ha dato tutto ciò che cercavamo..
nonostante
pensavamo all’inizio che fosse una cazzata e che nn ne saremmo stati in
grado, ti posso dire che è stata la nostra salvezza e quella dei nostri
figli..
in bocca al lupo sono certa che
troverai la tua strada, sei troppo intelligente e avanti x restare
incastrato in un sistema 🙌
Queste domande
sono assolutamente inutili, come lo sono tutte le risposte che avrai
ricevuto (e che non ho letto). Ognuno ti dirà il suo personalissimo
punto di vista, ma a scegliere devi essere TU senza sentire il parere
di NESSUNO. O meglio, sentili e poi lasciali lì. Non siamo tutti uguali e anche se quello che piace al 90% delle persone a te non piace, va bene così.
E
anche se negli anni ti accorgerai di aver sbagliato, lo avrai fatto con
la tua testa, non perché hai letto che il 90% di sconosciuti su un
social ti consiglia l’opzione A (o B, non fa differenza).
E
sarai comunque sempre in tempo per cambiare, forza di volontà
permettendo, perché nonostante i disfattisti, puoi sempre invertire la
rotta
Credo che non
siano le tue uniche alternative. Non hai specificato in cosa sei
laureato, ma si può sempre trovare altro. Sono dell'idea che se si è
intraprendenti e capaci si può sempre puntare ad un 'di più'.
Partecipa pure al bando nel frattempo, dato che non ti toglie nulla, ma personalmente cercherai altro.
Ogni lavoro ha le sue rogne, ma non mi accontenterei.
Stabilisci le tue priorità. Per me lo è avere una vita, aldilà dello stipendio. Preferisco una vita modesta ad una non vita.
In secondo luogo, uno stipendio che non sia sfruttamento e un lavoro che non odio.
Troppo stress, poco tempo e mille responsabilità per tanti soldi? No, grazie.
Qui non c'entra tanto il cuore ma quanto per te è importante l'ambito lavorativo e quanto conta fare un lavoro stimolante e ogni giorno diverso. Non so a quale concorso tu ti stia riferendo, quindi parlo per categorie. A me è capitato di lasciar andare un'opportunità lavorativa (comunque provata sulla mia pelle) meno stimolante ma che mi lasciava più tempo libero, per tornare alla consulenza, che è più stressante ma ogni giorno varia e ti mette di fronte a nuove sfide. Dipende anche dal contesto, dalle persone che hai vicino. Devi solo sentire dentro di te cosa ti stimola, cosa ti fa "ardere".
Dipende da come
sei fatto. Se sei un tipo creativo e immaginativo, un po' artista o
filosofo, tranquillo e poco competitivo, che ha bisogno di tempo per
pensare, meditare, o costruirsi con calma un hobby o un'altra attività,
consiglio l'impiego pubblico, per non
avere l'ansia di dover competere, di dimostrare ogni giorno il tuo
valore, di essere a rischio licenziamento, di dover fare straordinari, o
ricevere mobbing, quando qualcosa non funziona. Insomma, niente di
tutto ciò, molta più serenità e il tempo per te stesso... E un posto
che, più o meno, non ti toglierà mai nessuno.
Se
invece ti piace cambiare, migliorare, se sei ambizioso, se ti piacciono
le sfide, se da qui a 10 anni vuoi che lo stipendio salga molto più
velocemente, o se vuoi un giorno avere un'azienda tua, suggerisco di
restare in azienda, e soprattutto di cambiare azienda ogni tre-quattro
anni per avere a ogni cambio uno stipendio base migliore. Consiglio
inoltre di farti assumere in aziende estere, in particolare nord-europa,
dove il concetto di sfruttamento e subordinazione a un capo non esiste,
dove il tempo libero è sacro per tutti, e se sei bravo sei molto più
valorizzato. Senza contare che lavorando in azienda, magari in ruoli
diversi, conosci molta più gente del tuo settore, impari come va il
mondo, e un giorno puoi sempre partire con un'attività tua, se la cosa
ti stuzzica. In questo, nel pubblico faresti molta meno esperienza.
Insomma dipende dal tuo temperamento, e da come immagini il tuo futuro.
Quando ho finito
di leggere il tuo post mi è venuto subito in mente il film di Zalone.
Quo vado! Una vita intera a non perdere il POSTO STATALE e alla fine?
Non so. Ti stai già fasciando la testa ancor prima di averla sbattuta.
Ti sentiresti più soddisfatto avendo un posto fisso ma come hai detto tu ripetitivo o in un'azienda forse con possibilità di crescita?
Io
ho iniziato 8anni fa a vendere biglietti aerei ed è da 3anni che sono
insoddisfatta in quanto faccio sempre lo stesso lavoro. Sto fuori casa
13ore al giorno e non ho più vita sociale. La paura di cambiare è tanta.
Non ho una laurea e ho sempre fatto lo stesso lavoro. Non ho avuto
possibilità di crescita se non di far crescere il fatturato
dell'azienda. Non ho possibilità di arrivare oltre perché quello è il
lavoro. Ma chi lo sa che mi sarebbe capitato in un posto statale o in
una multinazionale? Ora come ora,anzi fino a 3mesi fa, avevo solo la
stabilità dello stipendio a fine mese.... nulla di più.
Ti auguro buona fortuna nell'ardua impresa di scegliere cosa possa esser meglio per te! Auguri!😉
Se vuoi guadagnare
tanto, devi dare la priorità al lavoro ma non di certo come dipendente,
bensì come libero professionista o imprenditore.
Se questo fa per te, inizia lavorando da dipendente mentre crei i presupposti per una carriera imprenditoriale.
Lascia stare hobby e tempo libero per i primi anni. Senza sacrificio
(per te, non per gli altri sia chiaro) non arrivi lontano.
Se
invece ti va bene guadagnare poco, allora fai il dipendente dove puoi
lavorare meno di quanto hai descritto, pur avendo lo stesso stipendio.
La soluzione non
esiste. Sta a te. Prova il concorso pubblico, se ritieni possa essere un
lavoro che può darti tempo per studiare/formarti/trovare la tua
strada... Io sono arrivata alla tua conclusione, con la stanchezza
addosso, a 38 anni...mi ci sono voluti
15 anni di lavoro per capirlo...ma alla fine ho avuto il coraggio di
ammettere a me stessa che non avrei mai più voluto rinunciare alla MIA
vita per un lavoro che non mi dava nulla. E ho iniziato un'attività
tutta mia. Sei giovane...non metterti paletti, ma fai comunque
esperienza. Quella ti serve!! Anche in lavori diversi. Il lavoro giusto
forse non lo troverai subito...anzi meno male, più esperienze vivi e
meglio comprendi dove vuoi andare TU. In bocca al lupo.
Mi pare di capire
da ciò che scrivi che hai già deciso che il lavoro non può e non deve
"mangiarsi via" la tua vita e il tuo futuro, perché giustamente li vuoi
tutti per te! Giusto! È tuo diritto crescere nel modo che desideri tu e
non far decidere ad altri!👍
Quindi
hai già la tua risposta, fai questo concorso statale e nel tempo libero
che sai che ci sarà potrai riflettere e progettare anche in futuro!
Per
quanto mi riguarda ho fatto l'insegnante per molti anni, a un certo
punto per motivi di salute sono passata in part-time, personalmente non
ho mai avuto dubbi sulle priorità.
Qualcuno potrebbe
pensare che sono fortunata, ma ogni pezzetto della mia vita l'ho
guadagnato con rinunce e sacrifici: alla fine sono piena di gratitudine
per tutto, spero che anche per te sia così!✌👍😃❤
Senza dubbio la multinazionale è più stimolante e la possibilità di crescita e guadagno alletta.
Ma
dato che in realtà per i primi 300 anni non guadagni di più, e no, non
"fai i soldi" ma lavori effettivamente molto, non ti nego che spesso ho
la tentazione di barattare l'ambizione
con tutto il tempo libero extra che un lavoro statale potrebbe garantire
(tempo che utilizzerei efficacemente e per una maggior qualità di
vita).
In sintesi, se lo fai per passione o il lavoro in
multinazionale ti farebbe sentire molto più utile ed entusiasta di ciò
che fai o ancora perché il tuo obiettivo è ad esempio trasferirti
all'estero allora valutalo.
Ma se lo fai solo per il presunto prestigio e la prospettiva, forse, di un maggior guadagno... Allora rivedi la tua posizione.
Io farei il concorso pubblico.
Percepisco dalle tue parole che il lavoro che fai ora non ti rende sereno nè ti convince al 100%.
Proverei a fare il concorso, se lo passi avrai una sicurezza economica, tempo libero per coltivare le tue passioni e le relazioni sociali (cosa che mi pare ti interessi) e magari scopri pure che ti piace.
Se
non lo passi hai sempre il piano B: resti dove sei, vedi come procede
la situazione e aspetti una nuova occasione per provare a cambiare
settore e lavoro
Lasciamo a voi che ci leggete la libertà di trarre le vostre riflessioni personali dai suggerimenti del "popolo"...
una cosa è certa... operare in un economia del tempo cioè scambiare tempo per denaro consuma inesorabilmente la tua risorsa più preziosa...cioè IL TEMPO VITA!!!
1- i Delatori
Trattasi di personaggi spesso insani e in ogni caso frustrati, ma dall’apparenza sana, discreta e a volte giuocosa.
Ce l’hanno con qualcuno, chiaramente, ma non citano mai questo qualcuno o questo gruppo di persone direttamente: ne parlano in modo preciso, inequivocabile e pensano, curiosamente, che questi “qualcuno” non se ne accorgano.
Si sentono furbi. Sono dei babbei.
2- i Simpamici
Quelli che qualunque cosa tu scrivi, qualunque cosa tu scrivi, ripeto, ci scherzano su. Non importa che tu scriva una cosa seria o no, che tu scriva che è morto il Papa o che si è rotto l’orologio. Loro ci scherzano su.
3- i Leggitori di titoli
Quelli che leggono solo la prima riga di qualunque cosa tu scriva, poi commentano, sicuri di avere capito tutto.
Voi state sicuri che non hanno capito nulla, ovviamente.
4- i Rancorosi
Quelli che se una volta, una sola volta, dite che non site d’accordo con voi vi dicono “eri più simpatico quando...:” poi tirano fuori una vostra vita precedente e scompaiono per sempre dalla vostra esistenza, bloccandovi in ogni dove.
5- i Positivi
Quelli che vedono rosa, o azzurro. Quelli che sono sempre pronti a tirarti su il morale. Quelli che servono per l’80% della tua vita e che uccideresti per l’altro 20%.
6- gli Arrabbiati
Non importa cosa scrivi, come lo scrivi, dove lo scrivi. A loro non va bene.
Ti attaccheranno, ti criticheranno, ti lacereranno le palle in ogni modo ed in ogni luogo: è la loro natura.
7- i Politicizzati
Sono quelli che hanno la politica fissa in testa. Tu puoi scrivere che mangi troppo e loro dicono che è a causa dei politici. Tu dici che il tuo smartphone va male e loro dicono che è una lobby politica che non vuole l’evoluzione tecnologica.
Tutto, per loro, è politica.
8- i Dietrologi-Complottisti
Tra i miei preferiti. Loro il rasoio di Occam non sanno nemmeno cosa sia, e vedono (o meglio immaginano) cose oscure e complesse dietro ad ogni cosa chiara e semplice.
Sono quelli che vedono le scie chimiche invece di condensa di aeroplani. Sono quelli che dicono che siamo controllati con l’inchiostro dei tatuaggi, quelli che dicono che dietro a tutto ci sia la Massoneria, che i Rettiliani siano tra noi, che i Grigi siano i nostri padri.
9- i Denunziatori
Sono quei personaggi, a volte ai primi anni di studio in Legge, che pensano di possedere il carisma, la forza, il danaro e le conoscenze per denunziarti. Sempre e comunque, ti denunziano.
Hanno la querela tanto facile che non querelano mai, ma la bandiera della querela la sventolano con allegrezza e sollazzo.
10- i FanBoy
Hanno un telefono Apple? Il resto fa schifo. Hanno un Android? Il resto fa schifo.
Non importa di cosa si parli, loro hanno il meglio, perché se ce l’hanno loro vuol dire che è il meglio, altrimenti non l’avrebbero loro ma l’avresti tu.
11- gli Iperattivi-Compulsivi
Quelli che condividono, semplicemente, TUTTO.
100 volte al giorno: ogni cosa che fanno, pensano, dicono o subiscono la condividono, pensando possa essere di interesse nazionale o mondiale, come i missili a Cuba.
12- i Saccenti
Quelli che qualunque cosa tu dica o scriva, non è mai completa. Loro la sanno più lunga, l’avrebbero scritta meglio, detta meglio. Loro l’hanno fatto prima di te, ti correggono, ti fanno la punta, aggiungono. Ma non una volta… sempre.
13- i Boriosi
Sono, semplicemente, il centro del mondo. La loro “comunicazione” sono loro stessi. Sempre.
Dicono “io” ogni 4 parole, a prescindere se si parli o meno di loro nella conversazione.
14- lo Scroccone digitale
Personaggio sgradevole del quale ho già parlato in precedenza, occupa la sua giornata chiedendo favori agli altri, favori che lui reputa stupidaggini ma che per te sono lavoro costato anni di fatica. Quelli che ti chiedono “usa il mio servizio e scrivine” oppure “iscriviti ed invita i tuoi amici”. Quelli che muovono sempre la stessa domanda nella mia testa: ma perché?
15- i “Lavoro solo Io”
Sono forse i peggiori, i più brutali, quelli che a volte fanno ridere a volte fanno male. Sono quelli che non capiscono il tuo lavoro (e qua ok, non è semplice) quindi visto che non lo capiscono lo denigrano. O pensano, peggio, che tu non faccia nulla.
NETWORK MARKETING TEAM- PICCOLI PASSI-NO AI SOGNI MILIONARI IN MODO FACILE CON CUI VENGONO MOTIVATI “I GONZI”
La fretta.
Tutti abbiamo fretta. Tutti vogliamo ottenere tutto e subito — e quando ci mettiamo in testa una cosa siamo impazienti e smaniosi di raggiungere il risultato.
Questa è una regola che devi tenere a mente quando vuoi vendere qualsiasi cosa e soprattutto casa tua.
Devi essere consapevole che le persone vogliono la pillola magica che ponga immediato rimedio a tutti i loro problemi.
Ma il mondo non funziona così.
Nel mondo reale per ottenere risultati ci vuole pazienza, ci vuole sudore, ci vuole sacrificio ed anche un pizzico di fortuna.
Ma soprattutto è necessario conoscere le giuste procedure ed avere la pazienza di applicarle.
Una volta per tutte bisogna mettersi in testa che la magia è affascinante, ci attira, è entusiasmante da vedere negli spettacoli … ma nella vita reale non esiste.
I risultati nella vita reale si ottengono con:
1- Procedure corrette step by step
2- La pazienza di applicarle ed aspettare che facciano il loro corso
Purtroppo al mio amico questo bel discorsetto non è mai entrato in zucca.
E’ rimasto convinto che sia possibile trovare una scorciatoia per ottenere dei grandi risultati in tempo zero.
E da un certo punto di vista lo capisco benissimo.
Non si tratta di pigrizia. Si trova in una situazione abbastanza problematica ed ha bisogno di una boccata d’ossigeno il prima possibile.
Lo posso capire benissimo visto che mi sono trovato più volte nella stessa situazione con molti clienti.
Il tuo cervello in questi casi ti inganna e ti fa prendere le sembianze dell’opportunity seeker, il cacciatore di opportunità sempre alla ricerca della svolta della vita, per diventare ricco
vendendo caro qualsiasi oggetto, la tua casa in primis.
Da poco – sempre lui – mi parlava di un bel prodotto in cui si è imbattuto e che vorrebbe vendere.
Si tratta di un prodotto figo, che risolve un’esigenza reale e percepita. Insomma potrebbe avere le carte in regola per fare molto bene.
Ma la strategia che voleva adottare per venderlo era completamente sbagliata. Troppo frettolosa come al solito.
Mi sono preso la briga di illustrargli il corretto processo da seguire, inclusa una strategia articolata di network marketing, che a mio parere poteva funzionare molto bene.
Ma la risposta che ho ottenuto è stata:
“Eh ma così ci vuole troppo tempo. Io ho bisogno di fare soldi adesso.
Non mi posso permettere tutto questo tempo!”
Purtroppo il mondo se ne frega dei tuoi bisogni.
Il mondo non cambia le sue regole in base alle tue necessità.
Sarebbe veramente fantastico se lo facesse. Ma non funziona così.
Il massimo che ti concede è di sfruttare quello che hai a tuo favore.
Se tu avrai la pazienza, l’umiltà e la volontà di impararle ed applicarle con un’azione costante e persistente, loro faranno la tua fortuna.
Diversamente, faranno la fortuna di chi avrà voglia di farlo al posto tuo.
In ogni caso, qui in questo BLOG trovi le regole, i “trucchi” ed i segreti per fare l’attività di network marketing nel modo corretto.
Non ti renderanno ricco da domani mattina.
Ma se avrai la passione e la costanza di cui abbiamo parlato sino ad ora … verrai ricompensato dei tuoi sforzi, e se ce la metti tutta ci riuscirai.
Qualora fossi interessato mi permetto di segnalarti un link che potrebbe tornarti utile.
Trovi tutto qui:
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I successivi articoli hanno una numerazione progressiva che ti consiglio di rispettare per seguire una linea logica e coerente con i concetti espressi mano a mano, step by step.
[quando cambi il modo di osservare le cose, le cose che osservi cambiano]
[cerchiamo di capire bene come stanno le cose]
******************************************Cerchiamo di capire bene come stanno le cose, io non ho dubbi su questa cosa, non voglio nemmeno dire che non sia così, semplicemente bisogna capire bene come funziona.
******************************************
Però prima voglio capire se hai notato una cosa..hahaahaaaaahahhaha ;-)
hai fatto caso del fatto che.. “come si parla addosso questo network marketing team non c’è nessuno”, sembra che siamo bravi solo noi… ahahahahahaaaaahahahaah
Senza contare poi quanto questo network marketing team sia logorroico…lungo.. noioso… ahahahaahahahahahahaahahahahaha
E c’hai perfettamente ragione pure te che lo pensi, dal tuo punto di vista, di certo noi non ti vogliamo indottrinare al nostro oppure convertire ad un punto di vista che non sia il tuo…
P.S.come ci parliamo addosso noi di questo network marketing team non lo fa nessuno...ahahahahahahaaaaahaahhaahahahaha, perdonaci...
pare che i migliori siamo noi...ahhahaahahaaaaahhaahahahah
si è vero è così...
ci concedi questa debolezza umana!??!!?!?
Porta pazienza...
è che vogliamo condividere veramente tanto con la nostra community di networker praticanti e di quelli potenziali che vorranno in futuro entrare in questo mondo del networking che in sintesi è un sistema di distribuzione provvigionale…
Ora, premessa doverosa e sacrosanta…
Non ti vogliamo trasferire e incollare nella tua mente un punto di vista che non è il tuo..
Non ti vogliamo convertire in maniera “religiosa” al nostro punto di vista..
E non vogliamo neanche dire che sia per forza così come la diciamo noi..
**********************************************************
TU CHI CI LEGGI SEI LIBERO DI PENSARLA COME MEGLIO CREDI SIA PIU’ GIUSTO PER TE E IL TUO PERSONALE STILE DI VITA E PUNTO DI VISTA!!!
**********************************************************
Vogliamo solo mostrarti un altro punto di vista, un’ altro angolo di prospettiva da cui guardare e osservare i fatti..
Tutto qua.. niente di piu’!!!
Un problema tipico delle persone è la pigrizia e la ricerca della scorciatoia e/o bacchetta magica. Questo vale in ogni aspetto della vita e non solo in ambito business.
E la pigrizia è una caratteristica innata nell'essere umano che dobbiamo sforzarci di combattere, al pari della "cultura degli alibi", cioè quel virus mentale che ci fa vedere il non raggiungimento dei risultati come dipendenti da cause esterne a noi.
1 Farsi il culo.
2 Continuare a farselo per anni.
3 Testare ciò che si predica in contesti non collaborativi.
E qui nascono i primi due problemi che sono:
1 Alla gente farsi il culo non piace.
2 La gente non vuole la realtà. Vuole potersi nascondere dentro le sue fantasie e non testarle proprio per non distruggere il sogno.
Ora nella vendita diretta e nel network marketing vale la stessa cosa.
Imparare le basi solide di un sistema richiede tempo. E dopo aver imparato le basi solide bisogna continuare a studiarle e lavorarle portando risultati per anni.
Per questo mi incazzo quando vedo gente che magari si approccia al networking e alla vendita diretta e se ne sente padrone dopo due mesi, o gente che parla di come sponsorizzare persone per farle entrare in attività dopo aver letto un libro ecc...
Essere dentro una linea, un team, una squadra di networking non è una scorciatoia. Quando si è parte di una linea, un team, una squadra di networking di qualità, tutto ciò che si ottiene come premio è un paccone di merda bollente con dentro un piano di lavoro e il compito che ricade sulla propria responsabilità di farsi il culo.
In una linea, un team, una squadra di networking seria, si apprendono le strategie che funzionano e si spera (nel nostro caso sicuro) abbiano già funzionato per altri.
Quello che manca nell'equazione è che tu pratichi così a lungo quelle tecniche e strategie da diventarne padrone a tua volta.
Trasferiamoci in palestra: io posso insegnarti una combinazione di pugni, calci o un set up (insieme di movimenti e posizioni) che porta a una leva articolare o uno strangolamento.
Ma se guardi e ascolti e basta non impari.
E non "impari" realmente nemmeno se ti limiti a ripetere i movimenti dopo il tuo insegnante.
Quando impari allora? "Impari veramente", cioè sei padrone della tecnica quando l'hai applicata decine di volte in un contesto non collaborativo contro una persona che non sta ferma o ti asseconda ma sta cercando di staccarti la testa.
Rickson Gracie, da molti considerato il più grande di sempre tra i lottatori non più in attività ovviamente, è solito ripetere: "Hai capito davvero le basi della tecnica che ti ho insegnato quando ti vedrò applicarla durante la lotta con successo almeno dieci volte".
Le basi, non la perfezione tecnica. E dieci volte in contesto non collaborativo.
Nel network marketing (che è allo stesso tempo vendita diretta e sponsorizzazione per far entrare altre persone nell’attività) è uguale. Fare parte di una linea, un team, una squadra di networking seria NON BASTA. Poi bisogna andare fuori e applicare. Contro avversari non collaborativi.
Chi sono nel nostro caso gli avversari "non collaborativi"? Ma ovviamente i clienti.
Si lasceranno "tirare la tecnica" semplicemente perchè fai parte di una linea, un team, una squadra di networking seria, così per rispetto?
Ovviamente no.
Anzi, le prime volte prenderai forse palate più forti di prima perchè cercherai di applicare "movimenti mentali" per i quali non sei allenato e sono contro la tua natura.
Ma anche qui dovrai combattere contro la pigrizia di tornare a fare quello che facevi prima. E dovrai combattere la tua tendenza di cercare le scorciatoie, le parole magiche, i mantra ipnotici, le parole del potere ecc...ecc...ecc...
E' solo "pagando il prezzo con la vita" che si diventa un distributore indipendente realizzato e soddisfatto. Il pagare denaro per entrare nell’attività non basta. Il presentarsi alle riunioni di linea, di team con il proprio uplinear non basta.
Quello che conta è ciò che si fa una volta usciti dalle riunioni di linea. E' una strada stretta, tortuosa, difficile e irta di pericoli. Ovviamente è un percorso per pochi.
"Non si possono compiere grandi gesta quando si è in una disposizione di spirito normale. È necessario diventare fanatici e sviluppare la passione per la morte. Se si esita o si pensa eccessivamente, si rischia di perdere l'occasione per realizzare l'impresa."
(Yamamoto Tsunemoto)
Sei pronto alla sfida? ===>http://network-marketingteam.blogspot.it<===
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hai fatto caso del fatto che.. “come si parla addosso questo network marketing team non c’è nessuno”, sembra che siamo bravi solo noi… ahahahahahaaaaahahahaah
Senza contare poi quanto questo network marketing team sia logorroico…lungo.. noioso… ahahahaahahahahahahaahahahahaha
E c’hai perfettamente ragione pure te che lo pensi, dal tuo punto di vista, di certo noi non ti vogliamo indottrinare al nostro oppure convertire ad un punto di vista che non sia il tuo…
P.S.come ci parliamo addosso noi di questo network marketing team non lo fa nessuno...ahahahahahahaaaaahaahhaahahahaha, perdonaci...
pare che i migliori siamo noi...ahhahaahahaaaaahhaahahahah
si è vero è così...
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è che vogliamo condividere veramente tanto con la nostra community di networker praticanti e di quelli potenziali che vorranno in futuro entrare in questo mondo del networking che in sintesi è un sistema di distribuzione provvigionale…
Ora, premessa doverosa e sacrosanta…
Non ti vogliamo trasferire e incollare nella tua mente un punto di vista che non è il tuo..
Non ti vogliamo convertire in maniera “religiosa” al nostro punto di vista..
E non vogliamo neanche dire che sia per forza così come la diciamo noi..
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Tutto qua.. niente di piu’!!!
Un problema tipico delle persone è la pigrizia e la ricerca della scorciatoia e/o bacchetta magica. Questo vale in ogni aspetto della vita e non solo in ambito business.
E la pigrizia è una caratteristica innata nell'essere umano che dobbiamo sforzarci di combattere, al pari della "cultura degli alibi", cioè quel virus mentale che ci fa vedere il non raggiungimento dei risultati come dipendenti da cause esterne a noi.
1 Farsi il culo.
2 Continuare a farselo per anni.
3 Testare ciò che si predica in contesti non collaborativi.
E qui nascono i primi due problemi che sono:
1 Alla gente farsi il culo non piace.
2 La gente non vuole la realtà. Vuole potersi nascondere dentro le sue fantasie e non testarle proprio per non distruggere il sogno.
Ora nella vendita diretta e nel network marketing vale la stessa cosa.
Imparare le basi solide di un sistema richiede tempo. E dopo aver imparato le basi solide bisogna continuare a studiarle e lavorarle portando risultati per anni.
Per questo mi incazzo quando vedo gente che magari si approccia al networking e alla vendita diretta e se ne sente padrone dopo due mesi, o gente che parla di come sponsorizzare persone per farle entrare in attività dopo aver letto un libro ecc...
Essere dentro una linea, un team, una squadra di networking non è una scorciatoia. Quando si è parte di una linea, un team, una squadra di networking di qualità, tutto ciò che si ottiene come premio è un paccone di merda bollente con dentro un piano di lavoro e il compito che ricade sulla propria responsabilità di farsi il culo.
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Quello che manca nell'equazione è che tu pratichi così a lungo quelle tecniche e strategie da diventarne padrone a tua volta.
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Le basi, non la perfezione tecnica. E dieci volte in contesto non collaborativo.
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Quello che conta è ciò che si fa una volta usciti dalle riunioni di linea. E' una strada stretta, tortuosa, difficile e irta di pericoli. Ovviamente è un percorso per pochi.
"Non si possono compiere grandi gesta quando si è in una disposizione di spirito normale. È necessario diventare fanatici e sviluppare la passione per la morte. Se si esita o si pensa eccessivamente, si rischia di perdere l'occasione per realizzare l'impresa."
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